Annate / 2017 / Federico Oliveri

Tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 un gruppo di piccoli agricoltori biologici, di attivisti e di lavoratori immigrati lancia dalla Piana di Gioia Tauro la campagna “SOS Rosarno”, ricevendo il sostegno delle reti di economia solidale e l'interesse di varie realtà anti-razziste. L'idea che anima la campagna è semplice, eppure implementa in maniera innovativa una critica radicale al modello dominante di produzione, distribuzione e consumo del cibo, mettendo in atto strategie di trasformazione di tipo strutturale proiettate nel lungo periodo. I promotori della campagna, in sintesi, ritengono che le condizioni indecenti di vita e di lavoro dei braccianti immigrati impiegati nella raccolta degli agrumi, così come le tensioni sociali a sfondo razzista nella Piana, siano dovute alla crisi dell'agrumicultura e, più specificamente, alla crisi di redditività dei piccoli produttori schiacciati dai grossi commercianti, dalla grande distribuzione e dalla competizione internazionale. Se questo fosse vero, la via d'uscita dalle tensioni sociali e razziali, legate a loro volta allo sfruttamento lavorativo e all'impoverimento diffuso, andrebbe cercata innanzitutto in una filiera alternativa e indipendente, costruita ad esempio con i gruppi di acquisto solidale (GAS), attraverso cui vendere direttamente i prodotti ai consumatori più consapevoli. Una simile filiera corta, autonoma dal mercato e dalle sue dinamiche speculative, da un lato può garantire ai produttori un reddito adeguato con cui assumere e retribuire regolarmente i braccianti, oltre che finanziare iniziative solidali; dall'altro lato, può fornire ai consumatori un prodotto di qualità, rispettoso dell'ambiente e del lavoro, a un prezzo accessibile.

 

Criteri editoriali e regole per i collaboratori (in costruzione)


La costruzione della pace è un compito che richiede, oltre a un impegno costante e ad azioni concrete, anche un notevole sforzo di analisi delle cause della violenza e dei conflitti, così come dei processi che possano portare al loro superamento. In questo senso, tutte le scienze, da quelle della natura a quelle umane, possono portare un contributo fondamentale.


Scienza e Pace è una rivista online, di taglio interdisciplinare, che si propone come luogo di discussione pubblica per tutti coloro che intendono approfondire, per motivi di ricerca o lavoro, o anche per puro interesse, le tematiche della pace. La pace viene qui intesa nel senso ampio che è si è andato delineando negli ultimi decenni all'interno dei Peace Studies: come contraltare, innanzitutto, della guerra e della violenza diretta, ma anche e soprattutto come rimozione della violenza strutturale e come costruzione delle condizioni che consentono, a ciascuno e a ciascuna, non solo di soddisfare i propri bisogni fondamentali, ma anche di condurre una vita ricca e libera e di essere persone pienamente inserite nelle società in cui vivono.


Scienza e Pace ospiterà articoli dedicati a temi e problemi rilevanti per questa idea di pace, che verranno analizzati e discussi a partire da aree disciplinari e competenze scientifiche anche molto diverse, e possibilmente, con un approccio interdisciplinare e con uno sguardo critico sulle dinamiche del mondo contemporaneo: conflitti, crisi, relazioni geopolitiche, migrazioni, sostenibilità, movimenti sociali, istituzioni democratiche. Nella pagina principale saranno contenuti articoli che, seppur ben fondati sul piano scientifico e metodologico, e corredati di una bibliografia essenziale, abbiano un taglio divulgativo e una dimensione contenuta, in modo da essere facilmente accessibili a un pubblico più ampio dei soli specialisti. Tali articoli saranno organizzati secondo Rubriche tematiche: vi troveranno spazio anche recensioni di libri, scientifici e letterari, così come resoconti di conferenze ed eventi ritenuti pertinenti rispetto alle tematiche della pace e dei conflitti. Occasionalmente verranno aperti dei Forum per sollecitare il dibattito pubblico sulle questioni di maggiore attualità, così come periodicamente verranno pubblicati dei Focus monografici sulle tematiche più complesse, affrontate da vari e complementari punti di vista. Gli articoli di maggiore impegno tecnico-scientifico verranno pubblicati nei Research Papers. Questi articoli, che dovranno rispettare i tradizionali standard delle riviste scientifiche, saranno soggetti a un processo di revisione. Tale sezione avrà per scopo soprattutto quello di consentire una rapida disseminazione dei risultati, anche parziali, di ricerche in corso: pertanto la pubblicazione su Scienza e Pace non impedirà una successiva pubblicazione in altra sede. La lingua più usuale della rivista sarà l'italiano, ma pubblicheremo volentieri anche articoli e recensioni in lingua inglese.


Scienza e Pace è sostenuta dal Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace e dai Corsi di Laurea in Scienze per la Pace dell'Università di Pisa. Le posizioni espresse dagli autori non necessariamente rispecchiano quelle della rivista, o di chi la sostiene.

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