Abstract
La crisi del paradigma moderno di giustizia ha fatto emergere una nuova imago Iustitiæ: quella riparativa. In questo saggio vengono analizzate alcune traiettorie genealogiche che soggiacciono a questo nuovo modello che ha fatto la sua apparizione teorica negli anni Ottanta del XX secolo. L’analisi esplora la giustizia riparativa nei termini di un approccio teorico e pratico radicalmente differente rispetto alla funzione meramente retributiva della pena. Essa, infatti, è orientata verso la ricucitura e la ricomposizione dei legami relazionali e sociali, mettendo al centro la figura della vittima. Nel saggio, in particolare vengono ricostruite due possibili traiettorie, che seppur collaterali, aiutano a complessificare il fenomeno della giustizia riparativa. In primo luogo, attraverso la letteratura femminista sulla vulnerabilità si delinea una nozione di vittima intrecciata alla rivoluzione della giustizia riparativa. Secondariamente, viene rintracciato il rapporto tra governamentalità neoliberale e giustizia riparativa.