Closing the tap: restrictive policies to reduce irregular migration flows on the Central Mediterranean Route

Abstract

Per rispondere alle crescenti criticità connesse ai fenomeni migrazione, negli ultimi anni i paesi europei hanno sempre più fatto ricorso a politiche restrittive di ingresso. Mentre la letteratura in materia di migrazione tende a supportare questa modalità politica, segnalando un’importante associazione tra le legislazioni restrittive e i flussi migratori, le conclusioni sono solitamente legate solo alla entità dei flussi di migranti regolari. Questo articolo integra questa evidenza, utilizzando dati inediti sui flussi migratori irregolari tra il 2003 e il 2016 sulla rotta del Mediterraneo Centrale, per fornire un’analisi critica delle attuali legislazioni restrittive come uno strumento di gestione della migrazione. L'autore constata che tali restrizioni, invece che scoraggiare la migrazione irregolare, portano piuttosto più persone a tentare di entrare nel sistema dell'asilo. Ridurre l’accesso alle vie legali non ha, dunque, un effetto significativo sulla quantità dei migranti che viaggiano lungo la rotta del Mediterraneo Centrale, mentre fa crescere il numero di quelli che cercano la regolarizzazione attraverso il processo d’asilo.

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