Le religioni come strade di pace

Abstract

Il presente fascicolo di Scienza e Pace propone una riflessione sul ruolo delle religioni nelle costruzioni della pace. I contributi raccolti in questo numero prendono le mosse da un’attività didattica che, attraverso la riflessione critica e il dialogo nell’aula con le studentesse e gli studenti, è diventata anche un’attività di ricerca. I saggi riprendono alcune delle lezioni e dei seminari tenuti per i Corsi di Diritto e religione e di Diritto comparato delle religioni, nell’ambito delle iniziative di didattica speciale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Progetto di ricerca di ateneo «La pace fragile». Ci si riferisce, in particolare, al mini-corso «Le religioni come “strade di pace”» (a.a. 2022/2023) e alla clinica legale «Percorsi di de-radicalizzazione e gestione dei conflitti religiosi» (a.a. 2023/2024). Ora i diversi contributi assumono in questo fascicolo una veste unitaria, con una chiave di lettura interdisciplinare. L’obiettivo è quello di esplorare come le religioni possano effettivamente rappresentare un dispositivo di trasformazione nonviolenta dei conflitti e di realizzazione di società pacifiche. È vero: le religioni hanno alimentato, e ancora alimentano, divisioni, persecuzioni e guerre. Eppure, la violenza appare una degenerazione patologica delle esperienze religiose che, al contrario, presentano un potenziale di pace.

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