Abstract
Negli ultimi vent’anni i paesi europei, mentre lavoravano a realizzare un Sistema d’Asilo Europeo Comune (SEAC) capace di armonizzare il quadro legislativo degli stati membri e definire dei criteri minimi comuni, hanno conseguito al tempo stesso degli obiettivi nazionali: hanno implementato politiche restrittive riguardo i migranti forzati, per dissuadere il flusso e deviare i rifugiati verso paesi vicini. Insieme alle politiche migratorie, i programmi per l’integrazione dei nuovi arrivati previsti nei paesi dell’Unione Europea potrebbero comportare un aumento della qualità della vita, inducendo così i migranti a spostarsi da un paese all’altro. Si tratta allora di analizzare gli effetti delle politiche per l’integrazione dal 2006 al 2018 sui movimenti secondari dei richiedenti asilo. Si intende sostenere che le politiche per l’integrazione mostrano legami importanti con i movimenti secondari dei richiedenti asilo nei paesi europei mentre, più in generale, le politiche dell’immigrazione possono piuttosto influenzare il flusso primario, di accesso nell’Unione Europea.