Cosa intendiamo per de-radicalizzazione

Abstract

Il contributo esplora il concetto di de-radicalizzazione come espressione e sviluppo coerente del principio costituzionale di rieducazione sancito dall’art. 27, co. 3, della Costituzione italiana. A fronte dell’assenza di una strategia nazionale di contrasto alla radicalizzazione, l’autore propone di ancorare ogni intervento a un modello giuridico pienamente rispettoso dei principi di laicità e pluralismo, evitando pericolose derive etiche. La de-radicalizzazione, lungi dall’imporre una revisione interiore delle convinzioni religiose o ideologiche del soggetto, dovrebbe configurarsi come un percorso volto al disimpegno attivo (disengagement) e alla reintegrazione sociale, orientato alla responsabilizzazione del condannato. Al centro di tale progetto vi è il riconoscimento della dignità altrui e la promozione della solidarietà come elemento essenziale della convivenza civile. In questo modo, lo Stato assume la propria quota di responsabilità, offrendo al soggetto un reale strumento di reinserimento, senza abdicare ai propri valori fondanti, ma senza neppure imporli: una proposta laica e costituzionalmente orientata per affrontare una delle sfide più complesse del nostro tempo.

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