Abstract
Il problema centrale dell’articolo riguarda il conflitto che esploda in un gruppo quando uno dei suoi partecipanti intraprende un’azione intenzionale che ha come scopo la decostruzione di una menzogna. Si sostiene l’idea che, per via di questo tipo di azione, il partecipante in questione perde l’appoggio del gruppo, ma guadagna l’autonomia dalla narrativa menzognera. Vengono analizzate le complessità di un tale conflitto per l’individuo e per il gruppo. L’autore si attinge dalla Teoria del Conflitto di Simmel, e dai suoi concetti di vita, forma, menzogna, fedeltà e scopo. Le affermazioni teoriche di Simmel vengono illustrate con esempi vividi dalla letturatura, dai film, e dal giornalismo.