Abstract
Oggi in Italia si sta avviando la prima sperimentazione di corpi civili di pace: un traguardo importante, con un significato storico sicuramente innegabile. Nonostante ciò, sono varie le organizzazioni che già da anni propongono interventi nonviolenti in paesi dove sono in corso conflitti o processi di pacificazione, tra queste Peace Brigades International (PBI). PBI apre il suo primo progetto sul campo in Guatemala nel 1983, nel pieno di una guerra civile che stava vivendo gli anni più tragici. Dall'inizio della dittatura del colonnello Rios Montt incomincia, infatti, il periodo detto della “tierra arrasada”, in cui vengono letteralmente rasi al suolo interi villaggi indigeni, fino a giungere a ciò che è oggi conosciuto come il genocidio maya. Insieme a PBI, in quegli anni, arrivarono in Guatemala altre organizzazioni internazionali che, stimolando l'interesse della comunità internazionale rispetto alla situazione del paese, progressivamente riuscirono a favorire l'apertura di spazi per la pace.