Ilaria La Fata, Follie di Guerra, Unicopli, Milano 2014

Abstract

Follie di guerra di Ilaria La Fata affronta il tema dei soldati che durante la prima guerra mondiale furono ricoverati negli ospedali psichiatrici. L’indagine parte dei dati e dai documenti che sono conservati nel manicomio provinciale di Colorno e ha il pregio di ricostruire un aspetto del conflitto che generalmente rimane in secondo piano, nonostante restituisca con drammaticità l’impatto di sofferenza, disagio e spaesamento che la guerra con la sua violenza inaudita produsse nella popolazione. Nel volume l’autrice riporta alla luce, con l’aiuto delle cartelle cliniche dei pazienti, una realtà rimasta nascosta a lungo di uomini straziati dagli spasmi del dolore fisico, ma anche dagli incubi e dai trasalimenti improvvisi, o spenti per sempre alla vita.
La ricerca si colloca all’interno di quel filone di indagini che, anche attraverso micro-storie locali, mette a fuoco i profondi mutamenti prodotti dal conflitto sulla vita umana associata. Come gli studi di Antonio Gibelli ed Eric Leed hanno ampiamente approfondito, la Grande guerra ha prodotto trasformazioni oltre che sul piano politico, economico e sociale, anche sul piano dell’identità e della coscienza degli individui, traghettandoli nell’ingranaggio spesso alienante della modernità.

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