La nonviolenza ovvero l’alternativa (bloccata) all’uso delle armi

Abstract

Davanti all’evidente difficoltà di argomentare razionalmente il fatto che la crisi in Libia non sia riuscita a smuovere i pur attenti movimenti pacifisti, occorre chiedersi se per caso la spiegazione non possa essere trovata in alcuni dati generali di contesto. Viene innanzitutto da chiedersi: se anche i pacifisti fossero liberi di intervenire, che cosa potrebbero fare contro un despota accettato, fino a poco tempo fa, in Europa occidentale in quanto funzionale alle proprie politiche energetiche e migratorie, arricchitosi a dismisura con quanto ha fatto mancare ai suoi concittadini e soprattutto alle migliaia di lavoratori immigrati impiegati nel settore petrolifero, ben armato (dalle stesse potenze euro-occidentali) e con la possibilità di arruolare mercenari da utilizzare nelle repressioni delle rivolte spontanee? [...]

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