Abstract
Il conflitto in Ucraina sta contribuendo a enfatizzare le logiche sottese alla rappresentazione dei conflitti e alla partecipazione, anche di natura affettiva ed empatica, agli stessi. In particolare, secondo alcune interpretazioni della letteratura, le immagini mediali solleciterebbero l’attenzione degli spettatori verso i conflitti degli Altri, lontani geograficamente o culturalmente. Lo scopo di questo contribuito teorico è di sollecitare interrogativi in merito a tali meccanismi nel complesso ecosistema delle piattaforme online, considerate, a volte ingenuamente, come potenti inneschi per la partecipazione affettiva. Partendo dalle suggestioni classiche in merito al ruolo dei media nei conflitti implicate da approcci come il CNN Effect, si prenderanno in considerazioni le forme di sensible politics attivate dai meccanismi di visibilità delle piattaforme, considerando il conflitto in Ucraina come un laboratorio nel quale leggere scenari in divenire.