In ricordo di Alberto L’Abate. Premesse per una storia dei gruppi non violenti italiani

Abstract

Lo scopo di questo articolo è quello di fornire un personale ricordo di Alberto L’Abate, illustrando il ruolo che egli ha svolto nell’ambito dell’esperienza non violenta italiana. Fare questo implica ricostruire la storia delle persone e dei movimenti non violenti a partire dal 1989, impresa non agevole e che richiede il superamento delle tradizionali impostazioni accademiche. Difatti, la storiografia dei movimenti non violenti richiede il passaggio da un approccio descrittivo ad uno interpretativo. Dopo aver esposto i quattro modelli di sviluppo (MDS) proposti da Lanza del Vasto negli anni ’50 e poi da Galtung negli anni ’70, l'articolo inquadra la storia politica del XX secolo nei suddetti modelli. Infine, l’autore offre una breve esposizione della vicenda non violenta italiana, sottolineando le peculiarità rispetto al panorama europeo. È all’interno di questo quadro che si colloca l’attività di L’Abate, come illustrato attraverso una tabella che permette di cogliere graficamente il suo apporto alla non violenza italiana.

Full Text