Cluster bombs: dall’impiego alla messa al bando

Abstract

Le bombe a grappolo (cluster munition, o anche cluster bomb) sono ordigni esplosivi che spargono altri ordigni più piccoli (bomblet o sub-munition, bombette o sub-munizioni) progettati in genere per colpire persone o veicoli nemici. Altre armi della stessa classe possono essere invece predisposte per rendere inutilizzabili piste d’atterraggio, linee elettriche, o anche per disperdere armi chimiche o biologiche. Al di là di un giudizio sul loro uso strettamente militare, i danni provocati alle popolazioni civili durante, e soprattutto dopo, un attacco sono enormi a causa della disseminazione di numerosi ordigni inesplosi su vaste aree. Durante l’attacco queste armi producono effetti indiscriminati se usate in aree popolate, ma l’aspetto forse più grave è che le bomblet inesplose, al pari delle mine anti- persona, continuano poi a uccidere e mutilare civili per lungo tempo dopo che il conflitto è terminato. D’altra parte, come è noto, localizzare ed eliminare tali sub-munizioni è difficile e molto costoso. [...]

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