Abstract
Quando, il 17 dicembre dello scorso anno, il venditore ambulante tunisino Mohamed Bouazizi si diede fuoco nessuno avrebbe immaginato la serie di effetti a cascata che questo gesto disperato di protesta avrebbe innescato. Meno di un mese dopo il presidente-dittatore Zine el-Abidine Ben Ali sarebbe stato costretto a lasciare il paese. E subito dopo l'incendio raggiungeva l'Egitto. Il 25 gennaio 2011 i giovani egiziani scendevano nelle strade del Cairo, iniziando una rivolta che in meno di tre settimane ha costretto un altro presidente-dittatore, Hosni Mubarak, a lasciare il potere. Una rivolta che avrà conseguenze di ben maggiore portata di quella tunisina, e questo per il ruolo chiave svolto dal Cairo in Medio Oriente e, in particolare, nei rapporti con Israele. [...]