Abstract
Un proverbio creolo dice: “dietro una montagna c’è un’altra montagna”. Negli ultimi anni Haiti è passata da una tragedia all’altra, in una spirale di povertà, violenza e disperazione. Per la maggioranza degli Haitiani è stata una scalata infinita di mille montagne. Il terribile terremoto del 12 gennaio è solo l’ultima di queste montagne.
La missione di noi “operatori umanitari” è quella di rendersi inutili: di lavorare per fare sì che il nostro lavoro non sia più necessario. È questo che dovremmo sempre tenere a mente fin dal primo giorno della nostra missione in un paese straniero. La mia speranza quando ho lasciato Haiti, nel dicembre del 2006, era di vedere il paese riprendere in mano il proprio destino eliminando gradualmente la necessità della presenza di aiuti umanitari. Il terremoto che ha colpito Haiti è una terribile tragedia che cancella, almeno nell’immediato, questa speranza. [...]