Eclissi della cooperazione dal basso?

Abstract

In Italia ci sono più di venti corsi di laurea in “Cooperazione allo sviluppo e pace”. Il numero rilevante di corsi di questo tipo, ormai in quasi tutte le Università italiane, indica che il tema della cooperazione ha acquisito un peso culturale notevole come corrispettivo, nella attuale storia post-coloniale, delle molte attività in tal senso che si svolgono in Italia e all’estero. Mentre tutti gli altri corsi sono di fatto circoscritti ai primi due temi – la cooperazione e lo sviluppo – il corso di laurea in “Scienze per la Pace” dell’Università di Pisa è l’unico che include e articola il tema della pace in maniera significativa. Si tratta di una scelta culturale e politica di fondo, che risponde alle tre 'anime' del corso di laurea: quella matematico-scientifica, quella nonviolenta (alla quale si può associare quella della democrazia e dei diritti umani) e quella della cooperazione. Secondo questa impostazione, le questioni relative alla cooperazione sono articolate all’interno del più ampio e complesso tema della pace; e giustamente. Perché senza giustizia non c’è pace, e senza la costruzione o il ristabilimento di rapporti di equità, la proposta di pace diventerebbe ipocrisia. [...]

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