Abstract
Otto anni dopo la prima pubblicazione, il diario dell’esperienza vissuta dall’autore durante la guerra dell’estate 2006 conserva intatta la sua utilità per comprendere la società libanese. Molti dei fattori socio-politici e culturali del conflitto descritti dall’autore, infatti, hanno assunto crescente rilevanza negli ultimi anni della storia libanese. Si pensi, in particolare, alla frammentazione della società lungo linee di demarcazione confessionali, da cui originano anche i principali partiti politici, che sono andati caratterizzandosi sempre più marcatamente come espressione degli interessi della comunità religiosa del leader; alla polarizzazione della scena politica tra le forze sciite alleate della Siria, e quelle sunnite, oppositrici al regime di Damasco, avviatasi nel 2005, all’indomani dell’attentato contro l’ex primo ministro Rafik Hariri e del ritiro delle truppe siriane dal territorio; all’incremento degli attentati suicidi come strumento della lotta politica tra queste due comunità, dopo che l’esplosione della guerra civile siriana ne ha acuito la contrapposizione negli ultimi quattro anni. [...]