Abstract
Uno degli enormi e più urgenti problemi della moderna politica post-democratica è il suo intreccio con potenti interessi economici e la conseguente perdita di autonomia. Colin Crouch ha sottolineato come in un contesto neoliberista "le azioni economiche del governo vengano distorte da lobby con accesso politico privilegiato" (Crouch, 2004, xi).
Questa distorsione equivale ad una vera e propria estorsione dove - come è comune nell'attuale economia globalizzata - le grandi società "hanno sovente superato la capacità di governance dei singoli Stati nazionali"(ibid., 29) e sono state quindi in grado non solo di avere voce in capitolo riguardo la politica nazionale come parti interessate ugualmente rappresentate, ma anche per influenzare le decisioni del governo in modo tale da renderle dipendenti dal consenso di un ristretto consiglio esecutivo. Se le politiche fiscali o sindacali di un paese non soddisfano i bisogni di queste corporation, "loro minacceranno di andare altrove" (ibid., 32). [...]