Quando dire è fare negoziazione

Abstract

Negoziazione è un sostantivo neutro di origine latina, negotium, che sta a indicare un lavoro, un’attività, un’occupazione, il condurre a termine un’impresa, ma anche un affare, una trattativa, un negoziato. Il termine ha fin dalla sua genesi un ampio spettro di applicazione, dalla vita quotidiana al campo commerciale, dal diritto alla diplomazia. In questo ultimo caso la parola negoziazione è particolarmente usata per indicare l’insieme di trattative che portano a un accordo tra Stati o soggetti che agiscono sulla scena internazionale, consistente nella formulazione e discussione di proposte e controproposte volte a soddisfare le esigenze di ciascuna parte. Se le trattative riescono, la negoziazione si conclude con l’approvazione di un progetto d’accordo destinato poi a perfezionarsi. Da queste accezioni tradizionali il significato si è spostato, nel corso del tempo, sul senso dell’interazione comunicativa di scambio ed è via via sempre più inteso in senso lato, come processo consistente nel conferire con uno o più soggetti al fine di raggiungere un accordo. In particolare, la negoziazione viene intesa come un processo di scambio che ha come prodotto un reciproco beneficio. Non una rinuncia sostenibile, come nel caso del compromesso, ma l’acquisizione di un valore aggiunto che ha la qualità di poter essere pensato come migliorativo, rispetto alle posizioni iniziali, da parte di tutti i protagonisti dello scambio negoziale. In altri termini una trasformazione delle idee e degli interessi di partenza in un esito finale che può rappresentarne una sintesi, un’integrazione, una rielaborazione, un perfezionamento, un approfondimento e comunque una soluzione differente, e più soddisfacente, per tutte le parti in causa. [...]

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