Accogliere, promuovere e mediare: il “Progetto Homeless” a Pisa

Abstract

Quando una comunità locale si confronta in modo diretto con le problematiche legate all'accoglienza di chi vive in stato di grave marginalità, si registra spesso un incremento delle tensioni e il bisogno di riscrivere gli equilibri che determinano la qualità della vita. A partire dal caso del Progetto Homeless che, nella città di Pisa, mira all'inclusione delle persone senza dimora, è possibile chiarire come il ricorso a strumenti di cittadinanza attiva e ad un sistema di interventi di mediazione sociale contribuisca in modo positivo ad accrescere il senso di corresponsabilità.
Il Progetto Homeless nel suo complesso intende promuovere il diritto di cittadinanza delle persone senza dimora. Più precisamente, il progetto consiste nell'asilo notturno e nel centro diurno, che erogano servizi di “bassa soglia” per rispondere ai bisogni di prima necessità (area dell'accoglienza), e nello sportello d'ascolto e nell'unità di strada, che orientano le persone verso le risorse sociali presenti sul territorio e offrono gli strumenti di base per l'avvio di percorsi di accompagnamento e di inclusione (area del segretariato sociale). Nato nel 1996 su impulso della Caritas Diocesana di Pisa, il progetto ha fin dal principio visto il coinvolgimento di diversi soggetti istituzionali (Comune di Pisa, USL 5 di Pisa e Società della Salute della Zona Pisana) che ne hanno garantito, fino ad oggi, il finanziamento. L'attuazione dei diversi interventi è stata affidata a tre cooperative sociali del territorio: Il Simbolo, Il Cerchio e Il Melograno. [...]

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