Abstract
Intervista a Umberto Stefani
Iniziamo con una domanda impegnativa. Nel Referendum svolto nel 2005 in Francia (paese co-fondatore della Comunità Europea) il 54,87% dei francesi ha detto no alla “Costituzione Europea” contro il 45,13% che si è pronunciato per il sì. Dopo questa battuta d’arresto in tanti, e non solo i cosiddetti “euro-scettici”, hanno guardato con crescente dubbio al futuro di un’Europa “politica” unita, quasi che al modello di un’Unione economico-burocratica non ci fossero alternative. Oggi, la risposta collettiva alla crisi finanziaria segnala forse un’inversione di tendenza, ma si ha sempre la percezione di un deficit della politica nel governare democraticamente l’unificazione monetaria ed economica. Come si spiega questa situazione? [...]